Descrizione
Verdura tipicamente invernale, di colore bianco o verde. Il cavolo o cavolfiore bianco, molto conosciuto nel territorio salentino, è una delle varietà più comuni di cavolo. Si presenta di forma tondeggiante e colore bianco ha infiorescenza compatta di peso variabile tra 1 e 1,5 chilogrammi. Grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti il cavolo esercita un’azione benefica sulla salute di tutto l’organismo e contiene poche calorie. Ne viene utilizzato anche il succo per scopi terapeutici.
Il cavolfiore verde è parente del cavolfiore bianco, che però non essendo stato racchiuso all’interno delle foglie ha sviluppato la clorofilla. Tale clorofilla è importantissima per la produzione di emoglobina. Si coltiva da maggio fino a settembre. Si raccoglie dopo circa 90 giorni dal trapianto. Eccezionale qualità del fiore, compatto di un bellissimo colore verde. Arriva a pesare sino a 1,3 kg. Il cavolfiore è ricco di Potassio, Calcio, Fosforo, vitamina C. Contiene inoltre vitamina K, utile nei processi di coagulazione del sangue, vitamina E, ad azione antiossidante e protettiva delle membrane cellulari. Tra le proprietà più accreditate ci sono quella diuretica, lassativa e antireumatica.
In Cucina: Si consuma come contorno, lessato e condito con olio e aceto (o limone), conservato sottaceto, gratinato, fritto con la pastella, come condimento per la pasta o nelle minestre. Quando è particolarmente tenero e fresco, il cavolfiore è ottimo anche crudo: tagliato a fettine molto sottili e unito ad altre verdure in insalata. Crudo è anche più digeribile e salutare, perché conserva inalterate tutte le sue sostanze benefiche.
Curiosità: per mantenere intatte le proprietà del cavolfiore, la miglior tecnica di cottura è in pochissima acqua, stufato o al vapore, a piccoli pezzi. L’abitudine di lessarlo e di scolarlo, infatti, fa perdere buona parte delle essenze solforate, vitamine ed enzimi, rendendone così più difficoltosa la digestione. La parte più benefica della pianta è costituita dalle foglie, che contengono infatti clorofilla, zolfo, molti oligoelementi e provitamina A: rendono il cavolfiore più digeribile, ma solitamente vengono scartate.